02.02.2017 – “Con la legge 493/99 il legislatore italiano compie una importante valorizzazione del ruolo sociale e della dignità delle casalinghe (stimate ad oggi in circa 9 milioni), attraverso un meccanismo di tutela assicurativa del lavoro di cura e domestico con un suo chiaro riconoscimento legale.
È sempre obbligatoria e dovuta per legge, però non tutte/tutti lo sanno. E, tra le persone mediamente informate, c’è chi sceglie di smettere di pagare il premio previsto o di non cominciare nemmeno a versarlo”. Lo dichiara in una nota Ivana Enrica Pipponzi, Consigliera regionale di Parità.
“Il Moica, Movimento italiano casalinghe, strettamente connesso al Consiglio di amministrazione dell’ Inail, e a tutela delle donne che rappresenta, e’ impegnato insieme all’ Istituto, sull’ intero territorio nazionale, alla diffusione e alla promozione dello strumento dell’assicurazione obbligatoria contro gli infortuni domestici.
L’assicurazione – spiega Pipponzi – tutela dal rischio infortuni. Nello specifico, alle casalinghe/i in caso di infortunio grave, è garantita una rendita mensile a vita qualora l’invalidità permanente riportata sia pari o superiore al 27%. L’importo della rendita può oscillare dai 186,17 euro (invalidità del 27%) ai 1.292,90 euro (invalidità al 100%). In caso di infortunio mortale è prevista una rendita ai superstiti in possesso dei requisiti di legge.
L’assicurazione, ormai scaduta il 31 gennaio per chi era già iscritto, è comunque rinnovabile; per le altre persone può essere effettuata in qualsiasi momento ed ha un costo pari ad € 12.91, non frazionabile, ed è a totale carico dello Stato per chi non supera un reddito individuale di 4.648,11 euro o appartenga a un nucleo familiare il cui reddito complessivo non superi 9.296,22 euro. In uno stesso nucleo familiare possono assicurarsi più componenti, poiché l’assicurazione “segue” la persona, non il nucleo. Il versamento deve essere eseguito presso gli uffici postali tramite lo specifico bollettino, modello TD451 (c/c n. 30621049), intestato a Inail Assicurazione infortuni domestici, Piazzale Giulio Pastore, 6 – 00144 Roma (sul sito www.inail.it si trova il fac-simile del bollettino postale per la prima iscrizione). Il modulo può essere ritirato presso gli stessi uffici postali, le sedi Inail e le associazioni di categoria (DonnEuropee, Federcasalinghe, Moica, Scale Ugl). Da ultimo, è possibile anche versare il dovuto elettronicamente, con il sistema pagoPA (procedura guidata sul portale www.inail.it), utilizzando il proprio computer o presso gli sportelli bancari, le poste, gli istituti di pagamento e i tabaccai che offrono il servizio.
Nonostante l’assicurazione sia meglio conosciuta sotto la denominazione “per casalinghe”, – sottolinea la Consigliera regionale di Parità – non è riservata alle sole donne, ma a chiunque, tra i 18 ed i 65 anni, svolga, in via non occasionale, senza vincolo di subordinazione e a titolo gratuito, un’attività in ambito domestico, finalizzata alla cura delle persone che costituiscono il proprio nucleo familiare e alla cura dell’ambiente domestico in cui risiede la famiglia. E’ possibile rinvenire i bollettini presso gli uffici postali, le sedi Inail, o scaricarli via internet.
Ad oggi l’assicurazione è e resta un obbligo, ed è pertanto di fondamentale importanza svolgere opera di sensibilizzazione ed informazione delle cittadine e dei cittadini verso questo importante strumento di tutela che ancora troppo spesso rimane inattivato perché sconosciuto, ecco perché ho inteso farmi portavoce dell’argomento e sensibilizzare l’utenza tutta.
Il versamento di un piccolo importo consente di potersi tutelare nei sempre più frequenti casi di infortunio domestico, causati dalle innumerevoli e spesso invisibili insidie casalinghe”.