07.05.2020 – Comunicato Stampa: AVVIO ATTIVITÀ “UN PATTO PER LE DONNE” E SOTTOSCRIZIONE PATTO
L’emergenza Coronavirus ci ha imposto un nuovo modo di
gestire la quotidianità.
Anche la cultura, compresa quella di genere, ha modificato i suoi paradigmi e
ha iniziato a entrare nelle nostre case.
Noi non possiamo e non dobbiamo rimanere ferme.
Sembra un paradosso ma non lo è se pensiamo che ci siamo dovute fermare proprio in concomitanza con la Giornata Internazionale delle Donne quando è stato presentato alla stampa il “Patto per le Donne”, ed esattamente da lì che intendiamo ripartire.
Da venerdì 8 maggio avvieremo, in collaborazione con Letti di Sera, un ciclo di approfondimenti tematici dedicati agli obiettivi di cui al Manifesto “Un patto per le donne” durante i quali incontreremo virtualmente esperte ed esperti.
Il primo appuntamento vedrà come protagonista la sociolinguista, specializzata in comunicazione digitale e traduttrice, Vera Gheno, che presenterà il suo libro “Singolare femminile – Il femminismo è nelle parole”.
Sindaca, architetta, avvocata: c’è chi ritiene intollerabile una declinazione al femminile di alcune professioni. E dietro a queste reazioni c’è un mondo di parole, un mondo fatto di storia e di usi che riflette quel che pensiamo, come ci costruiamo. Attraverso le innumerevoli esperienze avute sui social, personali e dell’Accademia della Crusca, l’autrice smonta, pezzo per pezzo, tutte le convinzioni linguistiche della comunità italiana, rintracciandone l’inclinazione irrimediabilmente maschilista.
Sarà affrontato, anche con il prezioso contributo della
Rettrice Unibas, Aurelia Sole, l’importanza dell’uso linguaggio di genere per
la formazione della cultura paritaria, contro ogni stereotipo e pregiudizio.
Da oggi è possibile sottoscrivere on line il Patto direttamente dal link:
Il Patto si articola in 8 punti: Otto azioni concrete che affrontano altrettante tematiche proponendo soluzioni attraverso convegni e momenti di riflessione ed iniziative dedicate, lanciato l’8 marzo scorso, giornata internazionale della donna.
Il primo punto del Patto si intitola “La parità non è volontaria. è necessaria”: “Mi impegno nella promozione e nella attuazione della parità e delle pari opportunità nel mondo del lavoro per consentire alle donne pari accesso al lavoro, parità salariale-retributiva, nella progressione di carriera e pensionistica”. Per la consigliera regionale di parità “è un punto particolarmente importante se si pensa che in Basilicata soltanto il 32 percento delle donne lavora, a fronte del dato nazionale che è pari al 49 percento e del dato sul Mezzogiorno che è pari al 36 percento”. A tal proposito verrà organizzato un convegno sul tema “Parità di genere e lavoro. Crescita professionale e mercato del lavoro femminile”.
Il secondo punto si intitola “Essere diverse ma con lo stesso valore”: “Mi impegno a promuovere e diffondere il Diversity management attraverso Piani di Azioni Positive e percorsi formativi a parti datoriali e lavoratori/lavoratrici”. Su questo tema si terrà la conferenza sul Diversity manager: “Gestire e valorizzare le differenze come fattore di crescita della performance sociale ed economica”.
Il terzo punto si intitola
“Rafforzare per incoraggiare”: “Identifico, progetto e metto in campo azioni
positive e politiche family friendly per il welfare, attraverso misure di
conciliazione vita privata/vita lavorativa e cargiver e sostegno concreto alla
maternità”. Anche su questo tema si terranno incontri per definire “Interventi
e percorsi di politiche family friendly nei Piani di Azioni Positive per
aumentare l’occupazione femminile e conciliare i tempi di vita/lavoro”.
Al quarto punto “Definire strumenti attivi
contro la violenza di genere”: “E’ mio dovere morale e sociale dare il mio
contributo per l’implementazione di percorsi formativi e azioni concrete
finalizzati al contrasto della violenza di genere, discriminazioni, comprese
quelle fondate su orientamento sessuale ed identità di genere”. Sarà dedicata
agli stereotipi la conferenza “Culture di genere. La formazione e l’educazione
per il contrasto alla violenza”.
Il titolo del quinto punto è “Le molestie non sono
lusinghe”: “Nessuna tolleranza alle molestie e al mobbing sul lavoro. Mi
impegno a prevenire e contrastare qualsiasi forma di violenza, anche sessuale e
promuovere la cultura del rispetto anche sui luoghi di lavoro”. Prevista una
conferenza sul tema “Tutela e prevenzione delle molestie e benessere
organizzativo sui luoghi di lavoro”
Al sesto punto “La forma non è sostanza. verso
una salute personalizzata”: “Riconosco l’importanza di un approccio di genere
nella sanità per favorire una centralità della persona per la diffusione della
medicina di genere a tutela della salute della donna nel percorso
ospedale-territorio”. Sulla medicina di genere previsto un incontro per
percorsi virtuosi e buone pratiche per la salute delle lavoratrici.
“Smontare le convenzioni per ridurre le distanze sociali” è il titolo del settimo punto: “Identifico nella diffusione di una cultura delle differenze e nel contrasto agli stereotipi di genere legati al corpo, all’immagine ed alla cultura delle donne uno degli strumenti fondamentali per promuovere parità e pari opportunità”. A tal proposito prevista una conferenza sul tema “Comunicare il rispetto per contrastare la violenza”.
Ultimo punto del patto “Le
parole sono importanti”: Comprendo e vinco le resistenze di tipo culturale al
fine di adeguare la lingua ai cambiamenti sociali attraverso la promozione e
l’adozione del linguaggio di genere anche negli atti amministrativi”. Su questo
tema previsto un incontro dal titolo “Linguaggio e disparità di genere:
questioni linguistiche e sociali”.
È stato chiesto a tutte le parti sociali di
aderire al Patto, realizzando i suddetti obiettivi attraverso iniziative
dedicate, prodromiche all’indizione degli Stati Generali della Parità.
La Consigliera regionale di parità
Ivana Pipponzi