25.11.2020 – “Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, la consigliera di Parità e le iniziative in Basilicata”
Nell’emergenza Covid sono aumentate le richieste di aiuto da parte delle vittime di violenza domestica, come, pure, molte donne sono state costrette a dimettersi per la difficoltà di conciliare vita e lavoro.
Nei periodi di crisi, quando la società è compressa, sono le fasce più deboli della popolazione a pagarne il prezzo più alto.
Le donne, in questo caso, sono le prime a subire discriminazioni.
Sensibilizzare, dunque, la collettività sui rischi che corre l’altra metà del cielo” per usare una definizione molto in voga nel secolo scorso, è fondamentale per far crescere il senso civico e il rispetto verso il mondo femminile.
Il 25 novembre è la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza di genere.
Perché non si una data vuota e inutilmente celebrativa, la Consigliera regionale di parità, Ivana Pipponzi, in continuità con quanto realizzato nell’ambito del Manifesto “Un patto per le donne” ha organizzato un ciclo di approfondimenti tematici, tutti in webinar.
“La pandemia – dice la Consigliera – ci ha imposto un nuovo modo di diffondere la cultura di genere.
Sono stati modificati i suoi paradigmi e cii ha fatto riflettere su nuovi metodi per promuovere le tematiche di genere.
Tante le iniziative organizzate dal mio Ufficio e da Associazioni e Istituzioni che imporranno riflessioni ed approfondimenti, ben consapevoli che noi Consigliere di parità non parliamo di violenza di genere e di molestie sessuali solo il 25 novembre.
Ogni giorno ci battiamo contro le discriminazioni, ascoltando le donne che vengono nei nostri uffici a parlarci di violenza o molestie sui luoghi di lavoro, sostenendo il lavoro dei Cav, punti di riferimento importantissimi per tante donne, e contrastando stereotipi e pregiudizi, nell’ambito della nostra azione istituzionale”.
Nel primo appuntamento un focus su come le donne affrontano lo smart working. “Sono emersi in tutta la loro durezza e pesantezza una serie di problemi – ha evidenziato la Pipponzi – ancora una volta a carico della donna.
Basti pensare, ad esempio, che le fasce di età tra i 31 e i 50 anni delle donne lavoratrici hanno riferito di aver lavorato in smart working nella misura del 71% ma, facendo 3-4 turni di lavoro.
Questo significa che le donne lavoratrici hanno dovuto continuare a gestire i lavori di casa, ma anche i carichi familiari, magari i figli disabili, i genitori disabili, e anche la Didattica a distanza per i figli.
Fino a costringere le donne a svolgere il proprio lavoro da remoto nelle ore notturne”.
A seguire il 23 novembre l’Associazione Telefono Donna terrà l’iniziativa “Violenza di genere: numeri e scenari del 2020″, presentando i dati della propria attività.
Il 24, in collaborazione con l’Ordine degli Avvocati di Potenza, avvocati e magistrati approfondiranno i temi giuridici connessi alla “Violenza di genere: fenomenologia, contrasto e protezione delle vittime” in un’iniziativa che ha avuto il patrocinio della Scuola Superiore di Magistratura, costituendo modulo formativo per gli stessi Magistrati del Distretto lucano.
Il 25 novembre per la giornata internazionale la mostra virtuale con ampio spazio alle foto del Contest “Donne e smart working”.
Le 12 fotografie più significative daranno vita al calendario 2021.
“Il ricavato della vendita del calendario – spiega la Pipponzi – sarà totalmente devoluto all’Associazione Telefono Donna che attraverso il suo Centro Antiviolenza e la casa rifugio Casa delle Donne Ester Scardaccione offrono ascolto, sostegno, ospitalità alle donne vittime di violenza”.
L’ultimo appuntamento è il 28 novembre in collaborazione con Arcigay Basilicata che si focalizzerà su “I bisogni di salute delle persone transessuali: la cura di sé contro stigma e violenza”.
Roberta Nardacchione